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Post del blog (53)
- I cognomi della Brianza e i loro stemmi
Un'opportunità unica per esplorare l'affascinante mondo dei cognomi e degli stemmi Vi siete mai domandati quale sia l'origine del vostro cognome? O se la vostra famiglia avesse uno stemma araldico? Sabato 28 ottobre, alle 16.00, presso la Serra Villa Filippini di Besana Brianza, avrete la possibilità di scoprirlo. Insieme all'Associazione Genealogica Lombarda, esploreremo storia e aneddoti relativi ai cognomi del territorio brianzolo, l'origine del loro significato e la loro evoluzione. Durante il pomeriggio sarà con noi il Prof. Carlo Preatoni, autore del libro “Le antiche famiglie della Brianza" e il Presidente dell'Associazione genealogica Antonello Tosi. “Con le nostre ricerche facciamo rivivere la storia delle nostre famiglie. Non bisogna essere nobili per avere un albero genealogico. Le tracce lasciate dai nostri antenati non sono andate perdute, ma sono conservate negli archivi storici e sono lì ad attendere proprio noi" scrive Tosi. "L’intento di questo evento non è solo quello di introdurci alla ricerca dei cognomi besanesi degli stemmi e della genealogia; - ci dice Massimiliano Sana (genetista - relatore del pomeriggio besanese) - cercheremo di riportarvi indietro nel tempo e farvi scoprire le vostre origini, appassionarvi alla materia e perché no…magari far nascere in voi il desiderio di ricostruire la vostra storia famigliare. Sarà un viaggio nel passato che vi permetterà di connettervi con le vostre radici. Un viaggio che vi insegnerà non solo chi siete, ma da dove venite". “Tutti almeno una volta nella vita ci siamo fermati a pensare ai nostri antenati” ci dice Lara Perego, socia dell’AGL e residente a Besana. “Ci siamo chiesti: dove sono nati i nostri avi, dove abitavano, che lavoro facevano, cosa possedevano. Con la ricerca genealogica possiamo ricostruire anche la storia della nostra famiglia. Non la troveremo scritta nei libri di scuola e non sarà noiosa come quella che abbiamo studiato al liceo, perché è la nostra storia e ci collega alle persone che hanno plasmato il nostro presente. La storia della nostra famiglia attraversa il tempo, attraversa lo spazio, viene da lontano ma ci riguarda da vicino e noi ne facciamo parte. E’ un percorso emozionante che tutti dovrebbero intraprendere”. Aggiunge Carlo Preatoni al suo libro: “Si tratta di un’opera davvero unica nel suo genere, frutto di oltre 25 anni di ricerche sul territorio. Comprende notizie inedite destinate a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie radici. I contenuti di questa opera potranno costituire il punto di partenza per svolgere ulteriori approfondimenti sulle origini della propria famiglia e sulla ricerca dei propri antenati. Il volume tratta oltre 530 schede familiari". Noi di 29 Maggio non vediamo l'ora di immergerci nel passato e nelle storie dei nostri antenati. Se sarai con noi sabato 28, comunicacelo in anticipo compilando il link qui sotto, così da permetterci di allestire al meglio l'evento: Associazione 29 Maggio - la Redazione
- Autonomia: entro ottobre bozza con definizione LEP
Così Roberto Calderoli al Festival delle Regioni Sull'autonomia differenziata "siamo arrivati ad approvare l'art.3 che approfondisce i livelli essenziali di prestazione, ringrazio il professor Cassese che ha identificato le materie da includere e quelle da tenere fuori e spero per la fine di ottobre di portare a casa una prima bozza che stabilisca definitivamente quali siano i Lep". Lo ha detto il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, intervendo al Festival delle Regioni e delle Province autonome, in corso al Teatro Carignano di Torino.
- Nagorno-Karabakh: arriva la missione ONU.
Manifestazioni in Europa a sostegno del popolo armeno Dopo giorni di paura e panico, l'esodo degli armeni è terminato e il corridoio di Lachin, che collega il Karabakh all'Armenia, è praticamente deserto, a parte qualche rara auto, come hanno raccontato i reporter dell'Afp durante una visita organizzata dalle autorità azere. La maggioranza della popolazione armena locale ha lasciato l'enclave dopo la sua riconquista da parte di Baku. Nel Nagorno-Karabakh è arrivata la missione Onu annunciata nei giorni scorsi: è la prima volta in trenta anni. La maggioranza della popolazione armena locale ha lasciato l'enclave dopo la sua riconquista da parte di Baku. Il portavoce della presidenza azera ha detto che la missione delle Nazioni Unite ha "il compito principale di valutare i bisogni umanitari sul posto". La missione ha visitato un posto di controllo al confine tra il Nagorno-Karabakh e l'Armenia, ha precisato il portavoce del ministero degli Esteri azero. Il gruppo, guidato da Vladanka Andreeva, coordinatrice residente delle Nazioni Unite in Azerbaigian, dovrebbe tenere una conferenza stampa lunedì. Nel weekend, intanto, migliaia di persone, cittadini armeni e residenti in Belgio, cui si sono aggiunti cittadini francesi, olandesi e tedeschi, sono scesi in piazza a Bruxelles per protestare contro l'operazione militare azera in Nagorno Karabakh e chiedere un maggior interessamento dell’Unione europea sulla crisi in atto. La protesta si è tenuta a Schuman, nel cuore del quartiere europeo e, secondo le stime diffuse dagli organizzatori, alla manifestazione avrebbero partecipato oltre diecimila persone. La manifestazione, promossa per sostenere un maggior coinvolgimento delle Istituzioni europee nel conflitto in Nagorno Karabakh, ha visto la presenza di diversi cartelli contro l'Occidente, l'Europa, e il «barbaro Azerbaigian». Secondo i promotori non è “tollerabile vedere cancellati millenni di storia armena” nell’area oggi sotto il controllo azero e stigmatizzano il comportamento dell’UE a loro dire “prono a logiche economiche” legato al gas dell’Azerbaigian.