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La lingua lombarda esiste! Appello al ripensamento

La lingua lombarda esiste e, se non fosse che le nostre orecchie la sentono nei bar, nei circolini, fra le donnette fuori dalle chiese insomma ovunque, a ricordarlo -anzi a confermalo- c’è proprio la legge regionale della Lombardia 25/2016 che la istituisce e tutela.

E ancora, ci viene a supporto l’UNESCO, che la censisce e cataloga come lingua regionale d’Europa (codice ISO 639-3 lmo e riportata da Glottolog con codice lomb1257).

Le dichiarazioni dell’assessore Galli, nonché la sua proposta di legge (è proposta, c’è il tempo per redimersi) sono un passo indietro rispetto a quanto già esiste. Dire “esistono lingue lombarde” va bene, allora rafforziamo questa indicazione, non cancelliamo con un colpo di spugna l’esistente. C’è già, che resti!

Facciamo un appello all’Assessore Galli, ai consiglieri regionali della Lega (sappiamo orsù che sono i più sensibili al tema), ai consiglieri della maggioranza di questa Regione e perché no anche a quelli di minoranza, affinché l’attuale dicitura della legge 25/2016 sulla lingua lombarda rimanga tale. Il futuro è nulla senza la tutela del nostro passato e delle magnifiche diversità che arricchiscono davvero la nostra splendida Lombardia.




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