Catalunya, riprendono dialoghi su indipendenza
Il neo Presidente della Generalitat Pere Aragones vuol procedere celermente
Pere Aragonès, neo Presidente ad interim della Generalitat de Catalunya, appartenente ad ERC - Esquerra Republicana de Catalunya, è pronto, a quanto si apprende dalle fonti di stampa a livello internazionale, a riprendere le trattative con il Governo centrale spagnolo per l'autodeterminazione della Catalogna dalla Spagna.

Il Presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, del PSOE, Partito socialista operaio spagnolo, sarebbe concorde con il Presidente catalano nella volontà di riaprire le trattative, rilanciando il dialogo sulla Catalogna.
Secondo fonti del nuovo Governo catalano, sono già in corso i lavori affinché il tavolo di dialogo con il Governo centrale possa incontrarsi nel mese di giugno. Prima di allora, dovrà tuttavia essere istituita un'apposita commissione parlamentare. Gli indipendentisti nel frattempo hanno attivato un tavolo interno di confronto e dibattito, denominato "Accordo nazionale di autodeterminazione e amnistia" e, in ogni caso, paiono fortemente intenzionati a procedere celermente nella direzione attuativa del piano.
A differenza degli scenari precedenti degli ultimi anni tuttavia, pare che, anche da parte del Governo centrale spagnolo, ci sia la disponibilità a riprendere concretamente il tavolo del dialogo.
Stando alle fonti della Presidenza del Governo spagnolo il dialogo andrà riaperto "il prima possibile"; tuttavia ad ora non trapelano indiscrezioni più precise relative alle possibili date di confronto tra Spagna e Catalunya.
Con tutte le precauzioni dovute ai disaccordi accumulati con gli ultimi governi della Generalitat, l'Esecutivo di Pedro Sánchez ha la chiara volontà di continuare con il suo impegno diretto a ridurre la tensione sulla Catalogna e smorza i toni delle vicissitudini ultime relative l'interruzione dei lavori dei tavoli di confronto adducendo la giustificazione dello scoppio della pandemia da Covid19.

Continueremo a monitorare da vicino l'evolversi della situazione catalana e vi terremo aggiornati.
Fonti: El País, UltimoraPolitics.